Gestione delle Stomie infermiere torino

GESTIONE DELLE STOMIE: DI COSA SI TRATTA?

Il termine stomia viene dal greco “stoma” e significa bocca o apertura.

Nel linguaggio medico significa connessione di un viscere cavo dell’apparato digerente – ENTEROSTOMIE – o dell’apparato urinario – UROSTOMIE – con la superficie cutanea per permettere la fuoriuscita di feci o urine dall’organismo, poiché un tratto dell’apparato interessato è stato compromesso da una patologia e non può più svolgere le sue normali funzioni. Le enterostomie possono essere temporanee o permanenti.

Le stomie temporanee hanno una funzione di protezione: dopo un adeguato periodo di tempo la stomia viene rimossa e il transito intestinale viene ripristinato mediante un secondo intervento chiamato di ricanalizzazione.

Le modifiche dello schema corporeo, della funzione di eliminazione e dell’immagine di sé correlate alla presenza della stomia costituiscono un cambiamento che non coinvolge solo il corpo ma la persona nella sua completa integrità, coinvolgendone aspetti biologici, cognitivi, emozionali, relazionali e spirituali: sentimenti di ansia, vergogna, rabbia, negazione, isolamento accompagnano a volte il percorso riabilitativo.

L’assistenza fornita dall’infermiere e dai medici abbraccia appieno la situazione a partire dalla scelta del giusto presidio e del suo corretto utilizzo, dai bisogni relativi all’alimentazione e idratazione, attività fisica, tempo libero, igiene personale, dalla prevenzione e riconoscimento delle complicanze fino ad arrivare al supporto emotivo. Si deve far capire alla persona che è possibile tornare a vivere una vita normale anche da stomizzato.

E’ fondamentale che i pazienti con stomie o i caregivers acquisiscano un bagaglio di abilità specifiche per la gestione autonoma della stomia.
La scelta del miglior presidio dipende dal tipo e dalla localizzazione dello stoma, ma anche dalle esigenze della persona, dalle situazioni personali e dalle attività quotidiane.

Semplici regole da seguire durante i cambi:

  • evitare traumatismi alla cute con movimenti bruschi durante la rimozione del presidio
  • utilizzare acqua e sapone neutro per la detersione dello stoma e della cute peristomale
  • asciugare tamponando
  • non utilizzare prodotti alcolici o disinfettanti
  • verificare che il foro della placca sia delle stesse dimensioni della stomia: più grande favorirebbe il contatto delle feci o dell’urina alla cute irritandola e provocando il distacco del presidio; più piccola potrebbe provocare edema della stomia
  • scaldare la placca per qualche istante tra le mani per migliorare l’adesività
  • se ureterocutaneostomie porre attenzione alla presenza dei cateterini ureterali per evitare la loro dislocazione

ALCUNI CONSIGLI DIETETICI
Per le enterostomie:
Nelle 6-8 settimane successive all’intervento si sconsiglia l’assunzione di alimenti ricchi di fibre per evitare evacuazioni frequenti. In generale gli alimenti ricchi di scorie andrebbero limitati, come ad esempio i cereali integrali.
La frutta va consumata senza buccia e preferibilmente centrifugata.
Preferire i grassi vegetali e non fritti, limitare l’assunzione di formaggi, uova, salumi, carni grasse.
Per reintegrare la perdita di liquidi bisognerebbe bere almeno 2 litri di acqua al giorno.
Per le urostomie:
Al fine di favorire la buona funzionalità renale, evitare la produzione di urina concentrata e non ostruire i cateterini si consiglia di introdurre una quantità di liquidi durante la giornata di circa 2 litri.

QUANDO OCCORRE CONSULTARE L’INFERMIERE O IL MEDICO?

  • dolori di pancia o mancata evacuazione da più giorni
  • infiammazioni della regione peristomale
  • bruciore, prurito e diffuso arrossamento della pelle
  • cambiamenti dello stoma
  • sanguinamenti
  • aumento o perdita di peso

QUANDO OCCORRE CONSULTARE L’INFERMIERE O IL MEDICO PER LE UROSTOMIE

  • interruzione del flusso urinario – il cateterino potrebbe essere ostruito
  • dolore addominale o renale
  • febbre
  • dislocazione dei cateterini

 

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