Gestione delle lesioni acute e croniche infermiere a torino

GESTIONE DELLE LESIONI ACUTE E CRONICHE: L’UTILIZZO DELLE MEDICAZIONI AVANZATE

Il processo fisiologico di riparazione di una ferita cutanea è caratterizzato da una complessa cascata di eventi che si può articolare in fasi distinte, le quali tuttavia possono sovrapporsi:

EMOSTASI (ARRESTARE LA PERDITA)

protegge il corpo da un eccessiva perdita di sangue e da un’aumentata esposizione alla contaminazione batterica attraverso la formazione di un coagulo di sangue

INFIAMMAZIONE (IL CORPO CHIAMA RINFORZI)

In questa fase compaiono cellule deputate alla “pulizia” della ferita dal coagulo e dai detriti eventualmente depositati

FASE PROLIFERATIVA (RICOSTRUIRE)

In questa fase viene riempita e chiusa la ferita

FASE DI RIMODELLAMENTO (RAFFORZARE)

Porta alla formazione di una cicatrice e alla sua modificazione nel tessuto ultimo.

Quando per varie ragioni l’organismo si allontana da questo processo sequenziale le ferite possono “arrestarsi” ad una fase di guarigione intermedia e cronicizzarsi.

Per recuperare una corretta riparazione è necessario identificare il motivo della mancata progressione e scegliere i trattamenti adeguati a correggere l’ambiente della ferita nel quale la guarigione si dovrebbe ripristinare.

Prima ancora di valutare la ferita l’infermiere e i medici prenderanno in considerazione:

  • lo stato di salute della persona e la presenza di condizioni cliniche che possono compromettere la guarigione
  • situazione ambientale, sociale, economica ed emotiva della persona
  • la presenza di dolore
  • lo stato nutrizionale
  • l’utilizzo di farmaci che possono ritardare la guarigione
  • le cause che hanno portato alla formazione della lesione
  • il tipo di lesione
  • il tempo di comparsa

La presa in carico dei bisogni della persona e delle condizioni sottostanti alla lesione è essenziale per permettere la guarigione della ferita.

La valutazione della lesione inizia considerando:

  • posizione
  • dimensione
  • profondità
  • condizioni della cute perilesionale

Successivamente l’infermiere prenderà in esame:

  • il tessuto della lesione: per favorire la crescita di tessuto sano è essenziale che il letto della ferita sia pulito e ben vascolarizzato; la presenza di tessuto non vitale ostacola la guarigione
  • la presenza di infezione o infiammazione – non consente la guarigione
  • la presenza di macerazione per eccessivi liquidi o di secchezza
  • i margini della ferita

L’intervento dell’infermiere, a seguito delle precedenti valutazioni eseguite, è volto all’utilizzo della medicazione più idonea in funzione all’obiettivo di cura stabilito.

La scelta del trattamento deve essere quindi personalizzata.

Non esiste una medicazione unica che possa seguire la lesione in tutte le sue fasi di riparazione: la medicazione va costantemente rivalutata e cambiata in base alle modifiche della lesione o nel caso in cui una condizione si sia cronicizzata.

Il tempo deve essere monitorato per comprendere se la scelta della medicazione sia quella corretta.

Le medicazioni avanzate sono materiali di copertura delle lesioni che interagiscono con il tessuto della ferita stimolandone una reazione specifica.

Il loro utilizzo permette di gestire la carica batterica, prevenire le infezioni, controllare l’essudato, mantenere un ambiente umido e rimuovere il tessuto non vitale.

Inoltre mantengono costante la temperatura, sono permeabili all’ossigeno e atraumatiche alla rimozione.

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